“Apprensione, incertezza, attesa, aspettative, paura delle novità,fanno a un paziente più male di ogni fatica” (F. Nightingale).
Ed in questo tempo sospeso, in questo tempo di mezzo, che è fatto di attese, ci stiamo apprestando a fare venire domani mattina.
Certo, sappiamo il perchè, il per come, il decorso e cosa ci aspetta dopo, ma è sempre un attesa, oltretutto sudata e vorticosa, essendo cambiata diVerse volte nel giro di 12 ore.
Ma la nostra pazienza ci verrà in aiuto, il nostro sapere che dobbiamo affrontare uno scalino alla volta, le persone che ci circondano e che sono tutte lì, pronte, a sostenerci, ad aiutarci, fanno un sacco di bene all’anima.
Rimaniano con i piedi per terra, per concentrati sull’oggi, il domani ed il futuro.
Ci cerchiamo, ci stringiamo l’uno all’altra, puntellandoci e andando sempre avanti, sapendo che la soluzione salterà fuori, come per magia, dell’ennesimo cilindro del “mago” di turno, un mago che sa benissimo di cosa stiamo parlando e che sa dove mettere le mani.
Ed io rimango incantata dalla parlata toscana del medico che in questo momento ci ha presi pr mano.
La macchina si è messa in moto.
Un medico gentile fa tanto bene in tutti i sensi.
Un abbraccio ragazzi
grazie, in questi giorni ne occorrono tanti