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PAROLE E AFFETTO

Ieri era il mio compleanno, un numero importante, un numero che segna uno scavallamento, un numero che porta verso il cambio di decina nei prossimi anni.

Come da tradizione degli ultimi anni, l’ho festeggiato in maniera diversa.

Nel 2020, appena un po’ prima dello scoppio della pandemia di covid, ero all’ospedale con LaMiaMetà per un suo intervento abbastanza importante, ma anche lì fui sostenuta da un nutrito gruppo di Amici, da LaMiaMamma, LaMiaSorella, LaFiglia e la sua famiglia.

Nel 2021, avevamo intenzione di festeggiare e recuperare il compleanno dell’anno precedente, mai progetto fu più cassato di quello: chiusi in casa causa lockdown seconda ondata di covid, fu un compleanno duro e, per quanto gli Amici, LaMiaMamma, LaMiaSorella, LaFiglia e tutti quanti ci misero impegno, l’ho vissuto male, tanto più che alcuni amici erano ricoverati in gravi condizioni ed alcuni di loro non ce la fecero.

Quest’anno doveva essere l’anno del riscatto…troppo semplice, abbiamo pensato bene di ricoverare LaMiaMetà in day hospital per un piccolo intervento banale, ma intanto i pensieri erano altri.

Ma quest’anno gli Amici, LaMiaSorella, LaMiaMamma, LaMiaMetà, le zie, i cugini, le cugine le cugine in seconda e tutti coloro che mi stanno attorno, si sono prodigati per circondarmi di parole calde, parole di conforto, tantissimi auguri, abbracci reali e virtuali pieni di affetto e calore, che hanno reso la giornata memorabile.

Chi via sms, chi tramite facebook, chi via whatsapp, chi telefonando, chi presentandosi di persona alla porta con biglietti e regali, tutti si sono prodigati per rendermi felice, e ci sono riusciti in pieno, centrando il loro obiettivo, ieri sera, mangiando una fetta di torta, con gli occhi che si chiudevano dalla stanchezza, una torta buonissimissima relagatami da LaFiglia, la Tata e Compagno, ero felice, ero a casa, a tavola con LaMiametà che mi sorrideva e finalmente mi faceva gli auguri…ben tornata normalità.

Buon compleanno a me.

GRAZIE A VOI

Grazie a LaMiaSorella e LaMiaMamma per avermi tenuta per mano in questi giorni di festa che portano sempre un po’ di malinconia.

Grazie a LaMiaMetà per avermi sorretta, incoraggiata e capita in tutti questi giorni di festa che per me sono sempre un po’ difficili, Grazie a LaMiaMetà per esserci sempre e sapere sempre trovare le parole giuste e gli abbracci al momento giusto.

Grazie a LaFiglia, la Tata e Compagno per avermi fatto ridere di gusto in questi giorni sempre un filno ansiogeni per me.

Grazie a Marina e Alberto, gli Storici del Cadore, per avermi fatto un regalo immenso: la loro presenza e vicinanza per tre giorni fantastici, tre giorni in cui ho avuto picchi di felicità che non ricordavo da tanto tempo.

Grazie a Claudia e Mauro, gli Storici di Ferrara, per avermi coccolata dalla vigilia di Natale fino a Capodanno, sempre vicini e attenti.

Grazie all’ Amica dalla erre rotolante ed il suo consorte, gli Storici di Calderara, per essere sempre presenti ma mai invadenti.

Grazie aRosie e Fred, gli Amici di Roma, per la giornata spensierata che mi hanno regalato nella sempre bella Milano.

Graie a voi per esserci sempre.

PICCOLI PASSI

Si fanno piccoli passi per tentare un rientro graduale alla normalità.

Si fanno piccoli passi per vincere le paure e le ansie e le incognite che la mente crea.

Si è andati a Milano dopo tre anni, per salutare gli amici che era esattamente due anni che non vedavamo.

Hai il bel da fare videochiamate, ma la prsenza fisica è insostituibile, di persona in carne e ossa, si vede tutto bene e chiaramente, la gestuaità, ma soprattutto gli occhi che brillano dietro la mascherina, la voce sempre calda che accarezza, che lenisce il dolore di questi ultimi due anni, la voce che culla e mette in un angolo remoto le paure che hanno accompagnato la vigilia della partenza.

Si fanno piccoli passi apettando l’arrivo per domani di Marina e Alberto, si fermeranno tre giorni, non è un granchè, ma intanto passeremo assieme a loro, agli Storici di Ferrara ed all’ Amica dalla erre rotolante e relativo consorte, il Capodanno, come da tradizione, inaugurata due anni fa, fra risate, calore e affetto.

Si fannopiccoli telefonando a Cesena agli Amici Romagnoli per ricominciare a vedersi per la cena del primo dell’anno, tradizione che inaugurammo parecchi anni fa, ma che lo scorso anno saltò.

Si fanno piccoli passi per combattere l’ansia e le ombre che crea la mente, e a piccoli passi si affronta tutto, si sta bene,si fa incetta di belle sensazioni, di serenità, da tirare fuori nei momenti di crisi.

Si fanno piccoli passi e si sorride.

ALLEGGERIRE

Partire, decidere all’ultimo minuto.

Telefonare in Cadore e avvisare che saremmo arrivati nel pomerigio-

Sentire la loro voce felice, calda, pronti ad accoglierci al meglio.

Passare dalla Bassa alle montagne, passare dalla nebbia alla neve.

Tutto serve per alleggerire i pensieri.

Il calore e l’affetto di Marina e Alberto, il loro accoglierci con il sorriso e a braccia aperte, il loro calore che scioglie i nodi ed i pensieri

Una boccata di ossigeno ed i pensieri si fanno più leggeri.

COSA MI MANCHERA’

Di certo non il caldo torrido di questa estate.

Cosa mi mancherà di questa estate passata? Perchè il primo giorno di settembre è uno spartiacque, fra l’estate e l’arrivo dell’autunno.

E’ stata una estate pesante, calda, umida, ventosa, a volte di venticello pacevole, a volte di vento caldo e umido che creava solo disagio.

E’ stata un’estate faticosa per via del caldo soffocante, umido e infuocato, ma dobbiamo prepararci perchè, dicono gli esperti, tutti gli anni sarà così e con temperture sempre in aumento, peccato vivere in Pianura Padana, un imbuto, un catino dove il sole tira sfiondate che tramortiscono e di notte non è che la situazione migliori.

Ma qualcosa mi mancherà…

Mi mancheranno le chiacchiere in giardino con l’Amica del piano di sopra, la sua risata e la sua erre rotolante.

Mi mancheranno le passeggiate serali, sempre con lei, e la nostre metà parlando di niente, per non pensare al caldo che ci stava opprimendo.

Mi mancheranno i tramonti rossi ed infuocati sulla Bassa.

Mi mancheranno le sere in giro per Cervia con Marina, Alberto ,le Bimbe e LaMiaMetà, passeggiate che poi finivano sempre in qualche bar a bere qualcosa e dove poter parlare, dire scempiaggini e ridere a crepapelle.

Mi mancherà l’espressione fra lo stupito e l’attonito del ragazzo che prendeva le ordinazioni al bar Tequileria- Winebar di Cervia (Red Velvet Corazon) alla mia richiesta di un tè caldo, manco mi ero accorta che non avevano nemmeno la macchina per fare il caffè, alla mia richiesta si è sentito un tonfo, un rumore di persona che sveniva…caro lui, era basito!. Alla fine. dopo un lungo mercanteggiare ho bevuto un succo di frutta alla pera.

Mi mancheranno i tormentoni estivi che, immancabilmente, ho sempre reso talmente tormentoni da strappare risate a chiunque si trovasse nei miei paraggi.

Mi mancheranno i pranzi con i piedi sulla sabbia in compagnia degli Amici di Cesena, i loro occhi pieni di sorrisi, le loro parole, con il loro inconfondibile accento romagnolo, che sono promesse per i mesi a venire, fantastcando di futuri incontri fra tutti noi.

Mi mancheranno le Dolomiti, con i loro colori e i loro silenzi.

Labbra rosso Coca-Cola

IL TEMPO CHE VOLA

Il tempo che passa, che vola via spensierato.

Quando sei un buona compagnia tutto è più leggero, il tempo vola.

Amici che ti accolgono al mare, a braccia aperte, per il piacere di passare qualche giorno assieme, I soliti Amici, Marina e Alberto, che desiderano codivivdere con noi il loro appartamento marino, come si faceva a vent’anni, vacanze in appartamento condiviso, Amici che ti conoscono talmente bene, che sono disposti a sopportare le tue lamentele per il caldo, ma che ti ospitano con il cuore in mano. Amici che fanno di tutto per tenerti su di morale, Amici con i quali è uno spasso pranzare e cenare, tutti assieme in 6 attorno ad un tavolo, ognuno di noi mangiando quello che si sente, ma poi rimanere lì, seduti, a parlare, a ricordare, a ridere.come siamo abituati a fare quando ci incontriamo, e quest’anno ne avevamo tante da raccontarci, era parecchio che non ci vedavamo.

Per noi è sempre troppo poco il tempo che passiamo assieme.

il piacere di pranzare in spiaggia, con i piedi sulla sabbia, con gli amici di Cesena e capire di aver creato un bellissimo incontro, di aver messo in contatto gli Amici con due persone cordiali e affini a noi, E sono soddisfazioni.

Il tempo passa.

UN LUNGO FINE SETTIMANA

Quello della scorsa settimana, finalmente montagna, Cadore, il calore di Marina e Alberto.

Quattro giorni noi due e la Tata, il massimo che io possa pretendere.

Quattro giorni di Amicizia e calore, quattro girni di Marina e Alberto, di fresco, di nuvole, dei loro figli che sono quasi figli nostri,

Quattro giorni per rigenerarmi, per staccare la mente dai pensieri e dalle ansie, quattro giorni a lungo sognati, desiderti.

Quattro giorni per rinascere.

CI MANCATE

E’ la frase più usata in questi ultimi tempi.

Ci mancate, ci mancano le chiacchiere fatte seduti attorno ad un tavolo, davanti ad una pizza o ad un piatto di spaghetti al pomodoro.

Ci mancate è la frase che chiude sempre qualsiasi telefonata o chat.

Si parla fra di noi e si dice “quanto ci mancano le cene, le passeggiate e tutti gli incontri programmati, ma poi rimandati a tempi migliori”.

Ci mancate, ci siamo promessi di tenere segnate tutte le occasioni mancate per recuperarle, ci siamo promessi di tenere scritte tutte le idee balzane per poi recuperarle, ci siamo promessi di recuperare tutte le risate che ci sono state sottratte in un anno e rotti.

Prima o poi ci rivedremo tutti e niente e nessuno più ci fermerà.

DEDICATO A….

…a chi mi ascolta, a chi mi sta accanto, a chi mi sorregge.

Dedicato ai miei pensieri e alle mie paure, alle mie ansie, che mi assillanno tutti i giorni.

Dedicato a chi mi aiuta a superare le mie ansie e le mie paure.

Dedicato a chi occupa i miei pensieri tutti i giorni, facendomi riflettere, sorridere e, a volte, versare anche qualche lacrima.

E tutte queste persone sono importanti e basilari per me, sono tutti coloro che so essere capaci di farmi vedere sempre l’altro lato della medaglia.

Dedicato a tutte quelle persone che giornalmente incrociano la mia strada e ne percorrono un pezzetto con me, senza giudicare, ma ascoltando e facendo del loro meglio per aiutarmi.

Dedicato a loro e a me che, nonostante tutto, non mi lasciano sola, mi supportano e mi sopportano e a me che tutti i giorni tento di reggermi da sola sulle mie gambe e con le mie forze.

Dedicato a chi capisce.

GIORNO NOVE, GIORNI INTENSI

I giorn passano, niente cambia.

Il virus imperversa, noi ogni tanto abbiamo degli attimi di sbandamento, ma poi ci riprendiamo.

Giorno sei, sette, otto e nove. Gorni intensi, in cui tentiamo sempre, tutti i momenti di trovare un equilibrio, ma basta poco, basta un niente per far crollare tutto il castello di carte che abbiamo tirato su.

Giorno nove, sempre più in rosso, quest’anno non abbiamo la scusante che non sappiamo, quest’anno stiamo rivivendo pari pari la primavera 2020, stessi giorni, stessa tempertura, stesso clima.

Non sembra passato un anno, perchè siamo di nuovo punto e a capo al 12 marzo 2020, ma oggi è il 12 marzo 2021.

Giorno nove, dobbiamo farne passare altri…chissà quanti, nove giorni fa la meta era il 21 marzo, ora non si sa.

Giorno nove e il virus finora era un numero freddo dietro lo schermo di un computer o di una televisione, adesso è una presenza che sta toccando pesantemente persone che conosci, persone amiche per la quali sei in ansia.

Forza