Archivio mensile:giugno 2018

SENZA TITOLO

Non sapevo cosa scrivere nella prima riga in alto.

Oggi la fa da padrona la stanchezza mentale, quella stanchezza che fa  sbadigliare e appesantisce le palpebre.

Sono stati 15 giorni intensi, fra cadute della mamma, pensieri per il Piccolo e l’università, il  dover rodare un nuovo ritmo giornaliero con la Tata che adesso vuole dormire al mattino.

Giornate fatte di pensieri e arrovellamenti per  capire un malessere fisico della mia metà, malessere che si protraeva nel tempo e peggiorava di giorno in giorno, malessere al quale non sapevamo dare un nome,ma poi, alla fine, fra medici si è trovata una soluzione.

Ho bisogno di evasione, di girare la chiave, di staccare, ho bisogno di silenzio, ho bisogno di risate, ho bisogno di cambiare muri.

Ho bisogno di Roma

I GIORNI A VENIRE

Dovranno essere giorni leggeri, caldi, solari, senza nubi.

I giorni a venire dovranno essere improntati sulla calma, sulla spensieratezza.

I giorni a venire dovranno essere vissuti alla giornata, senza programmi e scanditi da abitudini piccole e regolari.

I giorni a venire ndranno organizzati di giorno in giorno, con pochi punti fermi e tanta improvvisazione.

Nei giorni a venire posso pensare a mente leggera e libera.

Nei giorni a venire nulla, niente e nessuno dovrà farmi perdere la calma.

I giorni a venire saranno giorni zen