Archivio mensile:novembre 2023

TASSELLO

in questo ventennale dalla diagnosi di cancro al seno, si aggiunge un altro tassello he ha scandito quel periodo.

Un altra data, incisa nella pietra della memoria.

Una dat che allora fu di gioia, la data del festeggiamento per la fine delle teraPIE DI CHEmio e radio.

L’ho festeggiata un po’ in anticipo, perchè il giorno esatto sarebbe il primo aprile 2004, ma ho avuto l’occasioe, un invito fatto personalmente dalla persona che allora senza conoscermi, nè saperlo, mi aiutò a festeggiare il prino traguardo del cancro,

La conoscenza di questa persona avvenne parecchi anni dopo, ma l’ho sempre portato nel cuore., seguendo i suoi successi, gioiendo per lui, per loro per la vittoria nel 2016 a Sanremo, ma preoccupandomi moltissimo quando ebbe l’ennesimo malore due anni fa durante un concetro,

Ieri sera finalmente sono riuscita a rivedere un loro concerto, il concerto degli Stadio, tenutosi a Bologn ,in occasione di un evento al teatro Arena del Sole.

Una serata piena di emozioni, di attimi superbi di gioia, di canzxoni ritrovate in fondo alla memoria.

Un altro tassello bello in una storia che poteva finire male, ma che si è risolta al meglio, tribolando, piangendo, soffrendo, stando male, ma con a fianco, sempre, una marea di persone che mi hanno sorretto.

Una grande emozione quando sul palco è arrivato Paolo Fresu con la sua tromba e ha suonato magistralmente, con tanto sentimento “Senza parrucche”.

Senza parrucche, pensando a quel periodo, a quella immagine riflessa nello specchio, senza capelli, emaciata, di un colore indefinibile, con la sofferenza scolpita sul viso, ma poi passa.

Grazie Gaetano Curreri e gli Stadio, ai ballerini, al quartetto di archi che lo hanno accompagnato per tutta la serata.

Un grazie immenso a LaFiglia ed al suo collega per la bella serata che mi hanno fatto passare

QUANDO

Ti vedi arrivare sbadilate da tutte le parti

Pensi di mollare tutto e lasciare che vada come vada

La stanchezza fisica e mentale la fa da padrona.

Ti guardi attorno e non sai da che parte cominciare

Ma poi…arriva chi ti prende per mano, ti parla chiaramente, ti ascolta, capisce e fa di tutto per farsi capire, allora, riparti a tirare i fili, fra LaMiaMetà, le oncologhe, la dottoressa di base, anche lei santa subito, e ti ritrovi a mente lucida, a mettere in fila appuntamenti, richieste, visite, esami e tutto diventa menoo pesante.

Non ho detto che tutto si risolve e tutto si alleggerisce, no, questo no, ma almeno sai che puoi contare su medici e una rete familiare e amicale sempre pronta ad ascoltare e sostenere.

E sostenre in questi momenti è fondamentale, serve a supportare chi è al centro di queste evoluzioni che in tanti anni non avevamo messo in preventivo, nonostante velatamente negli ultimi tempi le Oncologhe Dagli Occhi Buoni avessero cominciato a ventilare delle eventuali future metastasi fuori dal solito campo di questo tumore così raro, ma tanto cattivo e bastardo.

E si riparte

DOSARE

Gli impegni, le forze, le energie.

Dosare per non essere sopraffatta dall’ansia, dalla paura di non farcela.

Quando ho davanti giornate impegnative, settimane piene, debbo dosare, mettere in fila tutto, fermarmi e riflettere.

Riflettere sulle priorità, su quello che debbo fare, come farlo e quando farlo

Ne va del mio equilibrio psicofisico.

Quando vado in affanno per gli impegni, le cose da fare, subentra la stanchezza fisica e mentale e l’ arriva la paura.

La paura di non farcela, la paura dell’attacco di ansia, che può essere dietro l’angolo.

Allora doso, mi fermo, mi concentro sul respiro, e finalmente riesco a rimettere tutto in fila, tutto in ordine

E da lì riparto.