Archivio mensile:dicembre 2008

DI RITORNO

Da questa mattina alle 9,45, ora in cui mi sono trovata con le mamme e i bambini, sono rientrata adesso….in questo preciso istante.

Sono state ore proficue, ore di risate, e, quando ci penso, mi scappa da ridere anche adesso.

Vuoi mettere una mattinata al bar con i bambini a fare colazione, poi, visto che la compagnia è molto piacevole, decidiamo di andare tutte assieme con i pargoli scatenatissimi a mangiare da Mac Donald’s, e lo scegliamo pure grande, dentro al Centro commerciale, dove ci sia anche l’area attrezzata con i giochi per i bambini, così, mentre noi si mangia e si ridere, loro possono scatenarsi sullo scivolo, sul castello, sulle reti…evvai, bravi bambini che oggi non avete voglia di litigare, e bravi i nostri bimbi che sono ancora in stato di grazia natalizio.

Si allestisce un tavolo per 14 persone, si prendono tutti i tavolini attorno, portandoli via agli ignari che stanno mangiando tutti soli, si prendono sedie a destra e sinistra, gli altri ignari avventori non sanno ancora quale uragano si sta per abbattere sulle loro teste: 5 bambini di 3 anni, 3 ragazzine di 12/13 anni, 5 mamme allegre e una nonna che si sente tutto fuorchè nonna. Naturalmente ci si prende in giro tutte bonariamente, si prende di mira la mamma che attacca bottone con il vicino di tavolo, single forzato con bambino al seguito, la si guarda parlare con lui, ci si dà di gomito e si ride, per poi cominciare a prenderla in giro appena il poveretto malcapitato si allontana salutando con un sorriso che va da orecchio a orecchio. Intanto il luogo si sta riempendo, tutti con il loro vassoi e i loro panini, i bambini mangiano poi via di corsa a giocare, giocano, ridono, urlano e non litigano…una pacchia, che non litighino fra di loro è una benedizione, una manna dal cielo.

Purtroppo queste due ore passano veloci, volano via, manco ce ne rendiamo conto e gli addetti ci stanno guardando con aria strana, hanno voglia che noi si vada via, debbono pulire, mettere a posto. A malincuore ci alziamo, rimettiamo a posto tutti i tavoli che abbiamo utilizzato per preparare il nostro, rimettiamo a posto tutte le sedie, comincia il duro lavoro di radunare i bambini, cercando di convincerli che dobbiamo andare, che anche dentro da Mac Donald’s debbo andare a fare nanna.

Ma i bambini non hanno nessuna intenzione di fare nanna, non hanno ancora voglia di salutarsi e, sinceramente, anche noi non abbiamo voglia di abbandonare la compagnia, sono giornate magiche queste, giornate di festa, di una festa lunga tante ore…detto fatto, i bambini stanno ancora giocando assieme senza litigi, si sale tutti a casa di una mamma, dove il marito ci sta aspettando, ci prepariamo un teà caldo e mangiamo pandoro, continuando a parlare, a ridere, a scherzare fra di noi, lasciando fuori tutti i pensieri bui e cupi.

Tutti i pensieri sono seppelliti sotto questa montagna di risate, di chiacchiere e di sorrisi…ai pensieri ci pensermo quando usciremo da questa magica atmosfera che si è creata…..poi si vedrà

Ci sono stati anche tanti bei momenti di allegria, di risate.
 

E per fortuna ce ne sono stati tanti, più di quanti uno possa immaginare.
 

La Tata in questi giorni ha dato il meglio di sè stessa, facendo ridere tutti a crepalelle, con lo stupore dipinto in viso e tutti i suoi "Ohhhh" di sorpresa davanti ai pacchi lasciati da Babbo Natale.
 

La nonna e il nonno si sono barcamenati in tutti questi momenti di commozione allo stato puro dando, anche loro, il meglio di sè stessi.
 

Tutto il resto, tutto il resto è una continua attesa, è un sobbalzo ad ogni squillo di telefono, ci stiamo avvicinando alla fine, sta ancora lottando il cognato, sta lottando con tutte le sue forze, ma non c'è niente da fare, si sta solamente allungando una lenta agonia. Noi più di tanto non possiamo fare tranne che rimanere vicini a questa cognata e alla figlia in silenzio, con la nostra presenza ai colloqui con i medici e più che abbracciarle nei momenti di sconforto maggiore non possiamo fare.

 

Sono anche momenti magici fatti di lunghe passeggiate in silenzio e al freddo, sono momenti di vicinanza con tutte le mamme, sono momenti di affetto con la mia mamma e la mia sorella, sono momenti belli e che riscattano un brutto 2008

La nottata è passata indenne e la situazione è discreta.

Non cambia la sostanza del finale, ma almeno la fine è rimandata. Lo so è un discorso egoistico, ma è così.
 

 

 

E dire che la giornata poteva andare motlo bene, ieri mattina il Ferrari aveva pestato un cacca di cane e, notoriamente, si sa che pestare la cacca di cane porta fortuna…..è venuto anche il terremoto e l'abbiamo sentito tutto. eravamo al 5° piano ed è scossato tutto.

RIFLETTIAMO

Non mi aspettavo la telefonata, però quando dal display del cellulare ho visto il suo numero, mi sono subito messa sul chi vive.

Non c’è nessuna ragione perchè la cognata preferita telefoni alle 8,30 di sera, non aveva nessua ragione per farlo, aveva chiamato ieri per dare le ultime notizie di suo marito.

Stavo uscendo dall’asilo della Tata, la festa stava finendo, il Ferrari era uscito da 15 minuti per dirigersi alla cena, mi stavo guardando attorno, cercando di andare oltre il muro di nebbia per attraversare la strada senza incidenti.

Il dubbio c’era, la paura è sempre rimasta sopita, ma sentirselo dire a chiare lettere è stata una doccia di ghiaccio. Lo stomaco si è chiuso,ho fatto la dura, ho fatto la razionale, sono quasi riuscita a trovare le parole giuste da dirle, ma intanto le luci del Natale stavano sparendo, l’albero della piazza tutto illuminato stava perdendo i contorni, l’emozione suscitata dal vedere tutti questi bambini cantare e recitare stava lasciando il posto al gelo della fine imminente.

Si prospetta una notte lunga, carica di attesa, di speranza, di non so nemmeno io cosa. Forse che arrivi in fretta mattina e che anche questa volta i medici si siano sbagliati e che in qualche maniera ci si mette una pezza.

G. non so cosa dirti, tranne che tutto questo è ingiusto, non è mai giusta la morte per nessuno, ma in questo caso siete ancora giovani, potevate cominciare a respirare, la figlia già sistemata, bene o male tua mamma sei arrivata a gestirla egregiamente, vi aspettavano tanti  anni assieme per fare tutte le cose che avete sempre desiderato fare assieme, ma un destino infame, un destino da tragedia greca vi sta inghiottendo.

CALMA E SANGUE FREDDO

Manteniamo la calma, cerchiamo di mantenere il sangue freddo.

E’ cominciato il conto alla rovescio del Natale, piano piano, lemme lemme, anche se non sembra, siamo arrivati a -3 dal Natale. La festa tanto attesa, la festa che fa paura, la festa che mette a dura prova la pazienza e l’equilibrio pisco-fisico di chiunque.

In questo fine settimana i festeggiamenti sono saltati causa ennesimo potente raffreddore mio, raffreddore fatto di tosse, catarro a go-go,scatole di fazzoletti d carta che girovagavano per casa, ho dovuto dare forfait a tutte le uscite, a tutti i presepi che mi ero ripromessa di andare a vedere.

Ma va tutto bene:

oggi compie gli anni la figliola e anche oggi si festeggia, va festeggiata in maniera degna, se lo merita;

nel pomeriggio c’è la festa di Natale a scuola della Tata, siamo tutti in fibrillazione, non vediamo l’ora di vedere cosa possono combinare i nostri bambini;

stasera il Ferrari ha la cena di fine anno, mi sono auto-esentata, preferisco passare la serata con i bambini e le mamme, non ho voglia di sentire degli uomini parlare di lavoro, di crisi, di sport, e poi, diciamolo sinceramente, se non ci sono donne in mezzo a loro sono più naturali;

domani è il compleanno di mia sorella, e anche quello va festeggiato degnamente, povera stella, è a casa con un piede rotto. Ieri all’uscita della Messa di mezzogiorno, non si è accorta di un gradino, è caduta e si è rotta un ossicino del piede: morale 30 giorni con il gesso senza appoggiare il piede per terra (forse non ha pregato con abbastanza fervore o non si è confessata a dovere o i suoi peccati sono talmente grandi che la penitenza normale non è stata sufficente);

la sera della Vigilia cena in famiglia con la figliola, la Tata e il nuovo uomo della figliola,; questa volta, lo dico piano, dovrebbe essere la volta buona, una persona squisita, semplice con il quale si riesce anche a parlare, a ridere e scherzare, e, cosa più importante, è affezionatissimo alla Tata e la Tata è innamorata di lui, dopo cena arriveranno i nostri amci per gli auguri di rito, le chiacchiere, i brindisi…a proposito, sarà meglio mi ricordi di comperare la frutta secca;

il giorno di Natale, tutti a casa da mia sorella a pranzo, naturalmente essendo lei infortunata, si parte da casa con le cibarie già cotte, si va presto così si prepara la tavola, siamo solo noi e la cosa mi va molto bene, pochi ma buoni.

a questo punto per Santo Stefano i ragazzi vanno a pranzo dalla mamma di lui, Tata compresa, così spero che io e il Ferrari ci si possa sbragazzare sul divano, in attesa dell’orario di cena con gli amici che aiutano a finire gli avanzi.

Sì, perchè in mezzo a tutto questo turbinio di feste e cene, gli avanzi la faranno da padroni e, visto la fatica che s fa a cucinare, non si butta nulla.

I veri amici si riconoscono da lì: ti aiutano a finire gli avanzi e a bere il vino cattivo.