Archivio mensile:ottobre 2012

COLAZIONE, NOTIZIE E COMPLEANNO

arrivano le mail da oltreoceano, questa volta non è  andata bene come l’altra, gli alberi non hanno retto, i rami sono caduti e ci si sente un po’ in ansia per questa cugina.

intanto si fa colazione assieme a chi oggi compie gli anni, rispondendo anche agli sms dell’amica romana, con la quale continua la sfida a suon di colazioni.

questa mattina penso di averla vinta io: focaccia con panna e focaccia con zabaione, rigorosamente divise a metà con l’amica di merende che oggi compie gli anni. colazione un po’ pesa, visto che sto ancora tentando di digerirla, ma il buon umore è stato un toccasana per scollinare una mattinata che si preannunciava un po’ rotta e scoglionata.

metti 4 donne attorno ad un tavolino com brioches, cappuccini e teà e la magia dell’allegria è fatta, la magia dell’universo femminile fa il miracolo: giornata salvata.

rimangono nella mente le grasse e grandi risate fatte per l’invio di un sms, che è risultato più ostico e duro del previsto, tentativo che è durato dalle 8,30 alle 9,15, finchè la partita si è risolta con una telefonata, telefonata cominciata da lei e finita da me.

piccole perle di spensieratezza che stemperano l’ansia delle notizie che arrivano da oltreoceano, che stemperano l’attesa degli esiti e dellavisita da qui a una settimana.

LE NOTIZIE

Le notizie che arrivano da oltreoceano non sono rassicuranti.

Arrivano notizie di tetti e di alberi.

e noi si sta in ansia, anche se sono tutti assieme, e si rincorrono i vari notiziari e giornali del luogo on-line per capire e rassicurarci.

Le notizie che arrivano da oltreoceano fanno a pugni con la magnifica alba e il cielo sereno qui da noi.

guardiamo lontano e aspettiamo che tutto passi.

e aspettiamo notizie rassicuranti da oltreoceano.

DA BIANCA

Dopo un prelievo in tarda mattinata, lo stomaco che reclama e la testa che gira leggermente.

Leggendo  e bevendo un teà caldo, mentre all’esterno la nebbia non accenna a sparire e il cielo si prepara a scaricare acqua.

Finalmente un  sorriso alla vista delle due ragazze, sedute al tavolo a fianco, addentare i loro ciambelloni, che riportano ad un mms di alcuni giorni fa.

E il sorriso si allarga, arriva agli occhi, e scalda portando il pensiero a lei, a cui invio il mio sorriso, sperando che la possa scaldare.

SFIDE

Ci si sfida a suon di colazioni

a suon di  sms con relative foto delle colazioni che stiamo facendo nel momento di maggior tensione.

e c’è chi rimane ancorato al fidato ciambellone e chi invece, come me va, gira, cerca, si avventura in nuovi bar, nuove zone, alla perenne ricerca di qualcosa di buono, di sfizioso.

io sempre alla ricerca di nuovi bar, pasticcerie e gelaterie, che spesso rimane delusa dalle new entry sulla piazza.

e stamattina teà e intreccio di riso e crema servito tiepido, il confort food che mancava per scaldare l’anima, molto provata in questi giorni.

 

CALORE

Calore, tepore.

l’angolo del divano e una copertina di pile.

un libro, i raggi del sole d’ottobre che entrano attraverso i tendaggi a riscaldare la stanza.

silenzio e musica.

calma, serenità fatta di attimi da prendere al volo, da mettere accanto all’anima in cerca di pace.

calore e tepore di un pomeriggio di ottobre inoltrato, calore e tepore che donano un po’ di quella calma che da giorni sto cercando.

IL PASSATO

Compagni dei campi e delle officine, prende la falce e impugnate il martello….

un ricordo lontano, unavita fa, che, a volte, in questo momento di crisi, di lassismo, di politici tromboni e di sacrifici sempre a quelli, si affaccia prepotente e spinge.

sono cambiati i tempi, è cambiata l’età, tanto è passato fra l’ora e l’allora,  dovremmo….

dovremmo cosa? lanciare un segnale forte? scendere in piazza arrabbiati veramente? senza arrivare alle conseguenze di allora.

a volte ci ci pensa ad allora.

SENZA FINE

la produzione di ciambelle e sughi, non ha fine.

la tensione degli esami, delle prossime visite si accumula e la cucina è invasa da teglie, tegami e bilance.

e da oggi alle scorte si sono aggiunti anche gli ortaggi cucinati e manipolati in varie maniere e da domani si aggiungeranno anche i legumi.

e i contenitori si riempiono e si accumulano in frigo e in freezer.

forse alla fine della giostra troverò un po’ di pace, ma per ora è ancora lontana

 

COME SARESTI

Me lo chiedo, me lo chiedo spesso.

ma non riesco a darti una connotazione fisica, ti immagino sempre come allora, con lo stesso sorriso che ti illumina, nonostante l’ictus te lo avesse un po’ storto.

ti cerco nei visi delle persone che incrocio per le straea, nelle persone che credo abbiano la tua stessa età, ti cerco perchè voglio illudermi che in una di quelle persone ci sia una tua cornea e che tu, di riflesso, mi possa vedere, che tu possa vedere la donna che sono diventata grazie a te, che tu possa vedere con quanta ansia e quanto dolore ti cerco perchè mi manchi.

non so se tu oggi potessi essere ancora qui con me, con noi, non se, se tu non avessi avuto il tumore che ti ha ucciso, ti avrebbe ucciso l’ictus di tanti anni fa, ma resta il fatto, che in una maniera o nell’altra ,tu oggi non ci sei.

e oggi non ho nemmeno la consolazione di cercarti fra le nuvole bianche, oggi il cielo è plumbeo, forse rispecchia il tuo umore dopo questa mia ennesima  “tirata” di rabbia perchè mi hai lasciata, perchè ci hai lasciate sole e non hai continuato ad aiutarci in questo lungo cammino che è il cresere, il diventare grandi.

ma oggi, come gli altri anni ti faccio gli auguri, ti verrò a trovare nella nuova “casa”, stasera mangerò una fetta di dolce, immaginando che sia una fetta di torta sulla quale avremmo messo tante candeline quante i tuoi anni e tu, con il tuo sorriso un po’ storto, avresti spento.

ma oggi, come tanti ieri e con ancora tanti domani, sarò qui a rimpiangere quello che avrebbe potuto esser e che non è più.

Auguri papà per i  tuoi 82 anni.

 

+

DEL CIELO E DELLA CUCINA

Dopo aver cucinato in maniera ossessiva e compulsiva per giorni e giorni, mi ritrovo a guardare il cielo.

cielo grigio e nuvoloso, con sprazzi di azzurro, umore chiuso e in cerca di silenzio.

silenzio delle voci e dei pensieri.

schivando le situazioni di stress, leggi incontri e conversazioni quasi forzate da parte mia, cercando le situazioni per ricaricare lo spirito, leggi libri e letture, concentrandomi sugli stati d’animo che tento e, a volte, riesco ad analizzare.

schivando l’ansia e quel piccolo brivido dato dall’imprevisto, dal pensiero, che ogni tanto si affaccia e mi spernacchia, degli esami imminenti.

lui si affacia e mi spernacchia, ma io non mi lascio scoraggiare e gli rispondo con il gesto dell’ombrello.

INSEGUENDO

Una parola, un gesto, un profumo e un ricordo.

e finchè non si rimette tutto in fila, è un continuo cucinare, il portare la mente a seguire altri pensieri, altre attenzioni.

attenzioni per l’impasto, per la torta, per il forno e per tutto quello che nella tua testa deve essere ancora assemblato.

e finchè non si rimette tutto in fila, ci si destreggia fra schemi e punti all’uncinetto, cercando quella pace che occorre per ridimensionare tutto, per metabolizzare.

e finalmente, quando quando hai riacciuffato il ricordo, la parole e il profumo, tutto torna alla normalità, tutto torna piatto e banale.

piatto e banale come vuoi che sia la tua vita, senza tanti scossoni, perchè di scossoni ne hai già avuti abbastanza e per ora basta.