Archivio mensile:aprile 2023

FRA ALTI E BASSI

 Ci siamo , anzi io ci sono ancora, fra alti e bassi, fra giornate in cui sto benino e giornate in cui il malessere mentale è talmente acuto da risentirne anche fisicsmente, ma vado avanti.

Passo il tempo fra pensare, fra rimproverarmi, a farmi promesse che spesso e volentieri non mantengo, ma vado avanti.

Avanti fra uncinetto, letture, passeggiate e chiacchiere davanti ad un tè o sulla panchina in giardino, con le  amiche.

Di certo l’arrivo di giornate soleggiate aiuta, ma dovrei anche cominciare ad essere più distaccata da determinate situazioni.

Però basta poco per mettermi relativamente in pace, almeno per un paio di giorni o per più tempo: mi basta avere LaMiaMetà al fianco che scherza, mi basta sapere che qualcosa si sta muovendo per provare a risolvere la situazione, che poi ci voglia più o meno tempo, l’importante è che si faccia qualcosa per aiutare la Tata.

Debbo digerire, metabolizzare una situazione, ma ci metto tutta la mia buona volontà

Quando sta bene lei, stiamo bene tutti.

ANTICO AMORE

Alleggerire la mente, alleggerire i pensieri, tentare di distrarre la mente, tentare di ingannare il cricetto che continua a girare sulla ruota.

E ogni tanto, la mente fa un guizzo, si trova una risorsa nascosta da qualche parte, si trova la maniera di fare qualcosa che si conosce bene, che non crei ansia e che aiuti a distrarsi: uncinettare.

E così sono tornata ad un vecchio amore, l’uncinetto a filet, dopo aver per anni fatto coperte granny squar, ho trovato una borsa piena di cotone da uncinetto, avanzi, gomitoli di lavori fatti e disfatti, lì, in un angolo, sembrava dirmi “sono qui, cosa aspetti ad utilizzarmi?”.

Lo ammetto sul momento l’ho guardata con sospetto, poco convinta, mi metteva paura cominciare un lavoro che mi avrebbe impegnata, una tecnica che pensavo fosse troppo difficile per il momento che sto attraversando, una tecnica imparata anni anni fa.

Poi basta avere il coraggio di cominciare, di accettare gli sbagli che inizialmente si fanno, si tratta di andare a scavare nella memoria e trovare vecchi consigli, vecchi schemi, parlarne con chi in questo momwento sta facendo lo stesso lavoro a filet e chiedere consigli, ascoltare e non lasciarsi scoraggiare.

E il gioco è fatto, un vecchio ed antico amore, si è risvegliato, fra me il filet….adesso vado a caccia di schemi da realizzare, che non siano impegnativi più di tanto, ma che mi soddisfino, che siano semplici, ma non più di tanto, che mi aiutino a passare quel momento di ansia, quella botta di panico quando mi sembra di essere sola.

Non mi occorrono grandi progetti, ma progetti a medio termine, in maniera che non mi vengano a noia, che mi permettano di essere soddisfatta di me stessa alla fine del lavoro, progetti che non siano presuntuosi, ma che diano soddisfazione soprattutto a me stessa.

SPIRAGLI

Ogni tanto si aprono spiragli di tranquillità e fanno tanto bene allo spirito, all’umore, al fisico.

Quando si aprono questi piccoli spiragli, non molti, eh, che non vi crediate, tutto diventa leggero, il respiro dventa lento e leggero.

Quando si aprono questi spiragli si incamera tutto il bene, tutta la tranquillità di quei momenti.

Mi accontento di questi piccoli spiragli., per tornare a guardare avanti con occhi meno incupidi.

Quando si aprono questi piccoli spiragli, le ruga profonda in mezzo agli occhi sparisce e la fronte si spiana,come i pensieri che sono dentro, si stendono e il criceto che gira sulla ruota si ferma.

Quando si aprono questi piccoli spiragli le giornate diventano leggere e si sorride un po’ di più.