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ONLY 17

Sei nata la notte di Santa Lucia, dicono sia la notte più lunga che ci sia, ma per noi , da allora, è la notte più bella che ci sia.

Sono passati 17 anni, ma per noi sei sempre la pupetta di allora, sei la nostra Tata

Adesso stai crescendo, con tutto quello che comportano i tuoi cambiamenti, a cui noi non siamo preparati, non siamo pronti a lasciarti andare per la tua strada, di bambina che sta crescendo, di ragazza che si sta trasformando in una futura donna, con i suoi alti e bassi, con le sue idee e con il suo carattere.

Ma tu, per ora, continua a ballare e ad essere leggera, come vogliono i tuoi 17 anni.

Auguri Tata.

PAROLE E AFFETTO

Ieri era il mio compleanno, un numero importante, un numero che segna uno scavallamento, un numero che porta verso il cambio di decina nei prossimi anni.

Come da tradizione degli ultimi anni, l’ho festeggiato in maniera diversa.

Nel 2020, appena un po’ prima dello scoppio della pandemia di covid, ero all’ospedale con LaMiaMetà per un suo intervento abbastanza importante, ma anche lì fui sostenuta da un nutrito gruppo di Amici, da LaMiaMamma, LaMiaSorella, LaFiglia e la sua famiglia.

Nel 2021, avevamo intenzione di festeggiare e recuperare il compleanno dell’anno precedente, mai progetto fu più cassato di quello: chiusi in casa causa lockdown seconda ondata di covid, fu un compleanno duro e, per quanto gli Amici, LaMiaMamma, LaMiaSorella, LaFiglia e tutti quanti ci misero impegno, l’ho vissuto male, tanto più che alcuni amici erano ricoverati in gravi condizioni ed alcuni di loro non ce la fecero.

Quest’anno doveva essere l’anno del riscatto…troppo semplice, abbiamo pensato bene di ricoverare LaMiaMetà in day hospital per un piccolo intervento banale, ma intanto i pensieri erano altri.

Ma quest’anno gli Amici, LaMiaSorella, LaMiaMamma, LaMiaMetà, le zie, i cugini, le cugine le cugine in seconda e tutti coloro che mi stanno attorno, si sono prodigati per circondarmi di parole calde, parole di conforto, tantissimi auguri, abbracci reali e virtuali pieni di affetto e calore, che hanno reso la giornata memorabile.

Chi via sms, chi tramite facebook, chi via whatsapp, chi telefonando, chi presentandosi di persona alla porta con biglietti e regali, tutti si sono prodigati per rendermi felice, e ci sono riusciti in pieno, centrando il loro obiettivo, ieri sera, mangiando una fetta di torta, con gli occhi che si chiudevano dalla stanchezza, una torta buonissimissima relagatami da LaFiglia, la Tata e Compagno, ero felice, ero a casa, a tavola con LaMiametà che mi sorrideva e finalmente mi faceva gli auguri…ben tornata normalità.

Buon compleanno a me.

AUGURI GIOIA

Compleanno importante, come sei importante tu per noi.

Nonostante tu sia nata in un giorno buio e piovoso, hai sempre portato gioia e sorrisi.

Compleanno importante che ti auguro di passare in serenità, perchè la serenità è quel valore in più che avrei sempre voluto donarti, la serenità è quell’ emozione che rende la vita migliore e luminosa, come tu hai sempre fatto.

Ho sempre saputo che su di te potevo contare e, questa consapevolezza, mi ha spinta a tentare di darti sempre il meglio, avrei voluto fare di più, ma quel poco che ti ho donato, l’ho fatto con tanto amore, con tutto l’amore che ti sei sempre meritata.

Auguri di buon compleanno a LaFiglia

16

16 anni di amore, di affetto e di felicità

16 anni di momenti indimenticabili passati assieme.

16 anni di arrabbiature, di sconforto e di punizioni date con le lacrime agli occhi.

16 anni assieme vissuti la maggior parte ridendo.

16 anni cominciati una notte piovosa, ma subito illuminati dall’amore per te e dalla gioia che ci hai donato fin da subito.

16 anni che sono volati, fra asili, scuole, viaggi, mare e montagna, sempre con il tuo sorriso e le tue battute.

16 anni di passione per il nonno e per la nonna che ti leggeva ke favole e, fortunatamente, ono riuscita a passarti la passione per la lettura.

Auguri Tata per i tuoi splendidi 16 anni

QUANDO SEI ARRIVATA

Era notte, pioveva, era martedì, era una nottata da lupi, ma poi sei arrivata tu, piccola stella, tanto attesa da tutti noi, piccola stella che hai portato un po’ di luce e felicità in un momento parecchio tribolato.

Sei nata di notte, in fretta e furia, con una maina appoggiata sulla guancia come a chiedere già fin da subito carezze, calore e coccole.

E in tutti questi anni non ti abbiamo mai fatto mancare il nostro affetto, la nostra riconoscenza per aver dato un svolta felice alla nostra vita.

Ed in tutti questi anni ti abbiamo curata, aiutata, sostenuta per darti il meglio di noi, perchè tu possa, un domani, essere una donna, ma soprattutto una persona capace di reggere tutti gli urti che arriveranno, ma per essere capace anche di sorridere e apprezzare tutte le piccole gioie che arriveranno, a volte attese e a volte inaspettate.

Prima sei stata La Bimba, poi La Pupetta, poi la Tata, ma adesso sei la nostra ragazza, sei il sorriso che riesci sempre a strappare e a far spuntare sulle labbra, anche nei momenti più difficoltosi.

Auguri Tata per i tuoi 15 anni.

VORREI SCRIVERE

Di un compleanno passato in maniera pimpante e frizzante, con LaMiaMetà, con gli amici, seduti attorno ad un tavolo, facendo a gara a chi le sparava più grosse  ridere, ridere, ridere fino ad avere male alle mascelle ed alla pancia.

Vorrei scrivere di aver passato un compleanno in giro per la città con LaMiaMetà, da soli, facendo merenda in un locale del centro, per poi continuare la nostra passeggiata,  ed io che mi fermavo ogni 2×3 a scattare foto.

Vorrei scrivere di un compleanno passato a mangiare una fetta di torta con la famiglia.

Invece sono qui a scrivere di un compleanno alternativo, quest’anno a livello di “alternativo”, ci siamo superati, abbiamo dato il meglio di noi stessi.

Ma va bene così, avremo tanti altri compleanni davanti per recuperare le risate, le chiacchiere, le mangiate e le fette di torta.

Va bene così, l’abbiamo passato assieme sorridendoci come sempre, ma lui forse un po’ più triste ed insofferente, ma a me è bastato, svegliarmi presto, quando fuori era ancora buio, per andarlo a svegliare, tanto io parto sempre con il buio, mi serve, mi occorre uscire con il buio per rimettermi assieme e dare un minimo di programma alla giornata.

Entrare in ospedale all’alba di una domenica mattina ha del surreale, nessuno in giro, le poche persone in giro sono assonnate dopo una notte di lavoro, oppure stanno entrando in servizi, molto probabilmente, la sera precedente hanno fatto tardi, con amici, famiglia o da soli, ma tirando tardi.

Entrare in reparto la domenica mattina quando le luci sono ancora spente, allungare subito l’occhio verso la camera 4 e tirare un sospiro di sollievo quando vedo ancora tutto buio, allungare il collo, fermandomi sulla soglia, per non fare rumore, per non svegliarlo nel caso stesse dormendo.

Tirare un sospiro di sollievo quando lo vedo dormire e mi sembra che sul viso abbia una espressione distesa e rilassata;

“Bene”, mi dico, “sta dormendo, mi sembra sereno, ha passato una notte tranquilla”.

Aspettare con pazienza in “soggiorno” che si accendano le luci e cominci la normale routine infermieristica, tornare a sbirciare.

E probbilmente sente avvicinarsi la mia presenza, se prima aveva il capo girato verso la finestra e gli occhi chiusi, adesso, appena mi affaccio alla porta, gira la testa ed apre gli occhi, mi guarda con lo sguardo un po’ annebbiato, ed il sorriso mi torna sulle labbra.

Sorrido ed intanto lo spio bene bene, prima di porre la domanda fatidica “Dormito?”.

Mi accenna di sì, gli prendo la mano e gli accarezzo la fronte ed aspetto che cominci il suo racconto, che riprenda il discorso, fra di noi, dalla sera precedente, quando ci siamo salutati a malincuore.

Sappiamo che davanti abbiamo 12 ore, molte delle quali passate lontani, lui in stanza ed io fuori da quelle porte in attesa, ma sappiamo che abbiamo davanti un altro giorno da passare assime, da raccontarci, da parlare, di sguardi e di silenzi, di passeggiate nei  corridoi e di tempo passato seduti uno di fronte all’altra nel tentativo di vita normale in ospedale.

Vorrei provare rabbia, delusione e quant’altro per il compleanno alternativo, ma non è così, c’eravamo tutti due, eravamo assieme, ancora e sempre NOI due.

Buon compleanno a me.

 

ANNI FA

Tanti o pochi, ma per me sarai sempre qual fagottino.

Amche allora pioveva e tirava un forte vento.

Ma nulla importava più, la fatica, la paura, i lunghi mesi faticosi costellati di malanni e fatiche che mi portarono ad un ricovero di alcune settimane ad un mese dalla tua nascita.

Ance allora pioveva e tirava un forte vento, ma tu arrivasti con il buio.

Ma dopo tanto penare arrivasti tu e tutte le pene, le paure e le fatiche sparirono.

Buon Compleanno a LaFiglia.

 

DA LA’ A QUA

Da là a qua, tanto tempo è passato e siamo ancora qua, a circondarti d’affetto e d’amore.

Perchè tu sei l’Amore (con la A maiuscola).

Tu hai portato gioia e allegria, sei arrivata in un momento buio e pesante, ma hai compiuto il miracolo, quello di farci guardare di nuovo avanti con fiducia e serenità.

Eri una bambina fino all’altro giorno, ora sei una ragazzina.

Eri una bambinetta fino a ieri, che veniva a letto con la nonna e si faceva leggere i libri per addormentarsi, ora sei una ragazzina che viene ancora a cena di nonni il venerdì sera, ma poi torna a casa sua, a dormire nel suo letto perchè la mattina dopo devi prendere il bus per andare a scuola ed hai appuntamento con le amiche e gli amici.

Perchè il bello dell’andare alle superiori, non è la scuola che ti insegna qualcosa di nuovo, ma i viaggi in bus andata e ritorno con gli amici.

E questo tuo renderti indipendete ha segnato il passaggio dall’infanzia all’adolescenza.

Eri una bambina fino all’altro giorno ora sei una ragazzina e, per ora, assennata e giudiziosa, simpatica, ti piace ancora scherzare, ogni tanto fa capolino l’adolescete scontrosa, rittosa e contestatrice, ma poi rispuntala ragazza con  giudizio, la ragazza a cui piace  fare anche discorsi seri e che riesce semre a strappare un sorriso, a dare un aiuto nei momenti bui.

Auguri Tata per i tuoi magnifici 14 anni.

STELLA GRANDE

Piccola grande donnina che stai crescendo.

Stella grande e luminosa per tutti noi.

Stella grande che hai portato una ventata di felicità a tutti noi.

Stella grande che hai sparso la tua magia di gioia a piene mani come se fosse neve.

Stella grande che oggi compi 13 anni, non più bambina, ma non ancora donna.

Stella grande che stai muovendo i primi passi nell’adolescenza, con tutte le sue e le tue contraddizioni.

Stella grande oggi anche il meteo ha voluto farti un piccolo regalo, una spolverata di neve.

Tata bella auguri