Archivio mensile:aprile 2015

POST AD ALTO CONTENUTO DI NOIOSITA’

Vedrò di essere breve, non mi sopporto più nemmeno io.
Sono in riserva d’aria, d’ossigeno e di energia.
tutto mi stanca e mi affatica.
ho perso lo sprint e questo mi affatica ancora di più.
non riesco a riprendermi dalla perdita dello zio, non riesco nemmeno a trovare le parole per consolarmi e consolare.
stamattina ho incontrato la Zia T. ed ora sono molto provata, abbiamo parlato, ricordato ed io sono stata ad un passo dalle lacrime.
pochi minuti fa, l’amica V. mi ha inviato la foto delle bomboniere fatte per la sua bimba (AmicaDelCuore della Tata) e un fiume di lacrime ha cominciato a scorrere.
domenica abbiamo toccato il fondo passando qualcune ore di nuovo al pronto soccorso con la Tata, si è leggermente storta la caviglia sana, naturalmente i medici hanno pensato bene di radiografare la caviglia con il gesso, anzichè quell’altra, io sono andata in iperventilazione al pensiero che potessero sbagliare la diagnosi, così sono rimasta vigile, attenta e sul chi vive per tutto il tempo, esaurendo così, definitivamente, le ultime briciole di energia.
tutto mi pesa, tutti mi stancano, avrei solamente voglia di silenzio e solutudine, di non aver nessuno attorno, per potermi ascoltare e ascoltare il rumore del silenzio, che è tanto terapeutico e consolatorio.
ma poi passa, eh….

PUNTO E A CAPO.

I giorni di Roma sembrano lontani anni luce.
La serernità dei giorni di Roma è sparita.
Prima di partire per Roma è morto lo zio, il fratello de LaMiaMamma, lo zio che da piccolissima mi scarrozzava in moto, lo zio sempre taciturno, ma buono, tanto buono.
I giorni fino al funerale sono stati quasi normali, ogni tanto affiorava la consapevolezza che non l’avrei più visto girare in bicicletta per il paese, ma tutto sembrava assimilato e metabolizzato.
Ma poi siamo tornati da Roma , ancora provata dalle emozioni della presentazione del libro di Anna,con ancora nelle orecchie le risate e le parole scambiate con Giorgia, Romina, Mia e Rosie, ma il giorno dell’addio si avvcinava e diventavo sempre più taciturna e assente.
Mi appoggiavo a LaMiaSorelle e a LaMiaMamma.
E alla notte i ricordi sono arrivati prepotenti, il senso di vuoto si è aciuto e la consapevolezza che non l’avrei più incontrato in paese o a far la spesa mi ha schiacciata come un sasso.
E ho pianto, ho pianto tanto, ho singhiozzato, ma le braccia erano sempre aperte per consolare la mamma e le altre sue sorelle, le zie, cercando di trovare per ognuna una parola di conforto, ma a volte le parole non ci sono e rimangono solo dei caldi abbracci.
e poi tutto è precipitato, con la Tata che per l’ennesiam volta, durante un allenamento, si è procurata una microfattura alla caviglia, e sono stati giorni di pronto soccorso, gesso, giochi, tentavi di tenerla su di morale, di giochi a carte, di cruciverba fra me e lei, di cartoni animati e film.
Sono state giornate di pesante fatica fisca che mi hanno prosciugato tutte le energie, fino a farmi sentire come durante la chemio:sfinita, annullata e sfibrata dalla stanchezza fisica e morale.
E intanto sono stati riallacciati i rapporti con le cugine, anche se siamo un po’ tutte sparse per la provincia, almeno speriamo che FB ci aiuti a tenere assieme le nostre vite, come quando eravamo tutte piccole e la nostra sembrava una grande famiglia.

A ROMA CON ANNA E PER ANNA

Sarà difficile descrivere quello che è successo Venerdì a Roma.
Le ridda di emozioni che ha scatenato l’evento, è troppa, non sono in possesso delle parole giuste per esprimere quello che mi si è agitato dentro per tutta la giornata.
Comunque eravamo là, ero là con Anna e per Anna, ero là per sentirla ancora vicina e per farmi avvolgere dal suo caldo abbraccio che è arrivato a tutti noi attraverso le parole del moderatore, di Mister Clint, le parole di Giorgia ed infine, le parole d’amore di Angelo, il suo amato Obi.
E’ stato bello essere là e vedere con i miei occhi quanto sono cresciute Lilla e Nina, è stato bello vedere il bel lavoro svolto da Anna durante gli ultimi mesi, quello che ha lasciato dietro di sè riassume tutta la sua grandezza.
Io sono stata bravina, non ho pianto finchè hanno parlato gli altri, ho riso tanto quando l’attrice Carlotta Piraino ha letto alcuni brani del libro di Anna, io sentivo la sua voce, sentivo le sue arrabbiature quando era protagonista di qualche soppruso, ma non ho retto quando Angelo ha parlato di lei, del loro grande e immenso amore, che dal 2007 non ha più avuto un futuro, ma è stato vissuto e conquistato di giorno in giorno.
Calde lacrime sono scese quando ha ricordato la frase incisa all’interno delle loro fedi, pensandola per tantissimi anni assieme, ed invece è sì, per tutta la vita, ma da un anno e mezzo a questa parte, è una vita solitaria.
Mi occorrerà tanto tempo per metabolizzare le emozioni vissute, mi occorrerà tempo per renderle dolci e rinchiuderle nello scrigno dei ricordi più cari.

CONSOLANDO

Ascoltando in sottofondo questa canzone, mentre si tenta di consolare un’amica in lacrime, che sospira forte cercando di ritrovare la calma.
Tentare di trovare le parole giuste per lei, che lei ha sempre per te.
ascoltando e consolando, tentando almeno di farlo.
Sentirsi impotenti di fronte a tanto sconforto e a tante lacrime, fare di tutto per alleggerire un po’ il suo dolore, capire il suo dolore e volerne prendere un po’ sulle proprie spalle per alleggerire un po’ le sue.
Consolando e ascoltando.

ASPETTANDO CHE SI SVEGLI……….

….la Tata.
aspettando che lei si svegli, alle 6 di mattino, mi sono messa a guarda un film. E che film.
Era da tanto che lo occhieggiavo, che mi dicevo “prima o poi lo debbo guardare”, e temporeggiavo, non mi sentivo pronta.
E sapevo di avere del tempo, un’ora e mezza.
Stamattina facendo zapping su Sky l’ho incontrato e non sono riuscita a razionalizzare, non mi sono chiesta se ero pronta o meno per vederlo.
E stamattina all’alba ho guardato “Allacciate le cinture”.
E ho rivissuto la mia paura e il mio dolore, ma soprattutto ho CAPITO la paura e il dolore di chi allora mi era accanto.
Intanto guardavo e aspettavo che si svegliasse la Tata.
E intanto assorbivo la storia e le sue atmosfere, i suoi silenzi carichi di parole.

DI PRANZI E DI CENE

Di tante risate con la Tata davanti alla tivù, guardando un vecchio film comico.
Di sorpresa e stupore con la Tata guardando un documentario sugli antichi Egizi.
Di lei che mi aiuta a preparare la tavola del giorno di Pasqua.
Del pranzo di Pasqua con LaMiaSorella e la sua famiglia, LaFiglia e la sua famiglia, di risate fino alle lacrime.
Del pranzo di Pasqua alternativo, con tigelle e cunza, pensando ad Anna, a quel giorno di Ferragosto di ritorno dal matrimonio di Anna Lisa, quando lei si mangiò un sacco di tigelle e pesto, mentre io e il Ferrari ridevamo al suo continuo assentire che era buonissimo, che non aveva mai mangiato niente di così buono. Cara Anna.
Del nipote che è già grande, ma noi stentiamo a lasciarlo andare, per me sarà sempre il bebè con il bavaglino e il nastrino azzurro che lo incornicia.
Di un viaggio verso Cervia per passare alcune ore assieme a Marina e Alberto,sfidando il vento e il freddo, ma ne valeva la pena.
Di una cena con loro al solito ristorantino, che ci accoglie sempre con calore e simpatia, dove riusciamo sempre a rilassarci e a goderci la compagnia reciproca, dove riusciamo ridere fino alle lacrime.
Di serenità ritrovata in questi giorni di vacanze pasquali, passate con la famiglia, in leggerezza e allegria.

FALSO BUONISMO E FALSA TOLLERANZA

se tu parli male di una persona che non è presente e non ha la possibilità di rbattere alle tue accuse, non sei buono.
se tu , quando ti faccio notare che sarebbe meglio parlare a questa persona ed elencare tutte le cose che ti disturbano, mi ribatti dicendo che non lo fai perchè sei tollerante, non è vero niente, tu non sei tollerante.
se tu, quando io ti ribatto che la tua non è nè bontà e nè tolleranza, ti inalberi e mi rispondi cattivo che lo aspetti al varco, tanto prima o poi verrà che tu farai qualcosa che lui non tollererà e ti verrà a redarguire, io ti rispondo ancora che non sei nè buono e nè tollerante.
e ti spiego anche perchè, abbassandomi al tuo stesso livello: se tu fossi buono e tollerante, ripeto, non staresti qui in questa assemblea a sparlare di una persona che non è presente e non può ribattere, se tu fossi tollerante non saresti qui in questa assemblea a decantare il disturbo che ti creano le azioni di questa persona, se tu fossi tollerante e buono, diresti a questa persona quello che non è giusto che lui faccia per ledere il tuo privato e la tua libetrtà.
quindi non offenderti se io, da oggi in poi, farò di tutto per evitare di incrociarti, se, da oggi in poi, quando ti guarderò ,avrò sempre un po’ l’aria schifata di una persona che ne guarda un’altra falsa.