Stiamo alla finestra, in tutti i sensi.
Aspettiamo l’evoluzione di questa quarantena, aspettiamo.
Ma, soprattutto, stiamo alla finestra, riscopriamo il gusto, perso tantissimo tempo fa, di guardare fuori dalle finestre di casa, ma senza la morbosità di allora.
Guardiamo quello che ci circonda, che fino a 20 giorni fa non sapevamo nemmeno che piante avessimo nei giardini.
Guardiamo fuori dalla finestra la campagna silenziosa e in piena fioritura.
Riscopriamo la bellezza che ci circonda, ammantata di un silenzio che, sul momento, è surreale e fa quasi male, ma poi si scoprono le bellezze del silenzio, della lentezza, della solitudine, delle strade sgombre.
fino a 20 giorni fa niente e nessuno si rendeva conto della bellezza che ci circondava, ma stando alle finestra mentre ci diamo un po’ di crema idrante alle mani, guardando con occhi nuovi il paesaggio che ci circonda, si può fare scorta di tranquillità e serenità.
Guardando fuori dalla finestra, vedendo che il mondo va avanti, nonostante la quarantena, che anche noi possiamo benissimo andare avanti, anche senza uscire tutti i giorni per socializzare, sappiamo che prima o poi finirà e tutto tornerà come prima.
tutto tornerà come prima? Ci vorrà tempo e forse, come prima, non ci sarà più nulla, avremmo riveduto tutte le nostre priorità ed esigenze.
Guardiamo fuori dalla finestra, riscopriamo un rito antico, il saluto con il dirimpettaio.